SARS - CoV-2

Il 31 dicembre 2019 la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan (Cina) ha segnalato all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) un cluster di casi di polmonite a eziologia sconosciuta a Wuhan, città della provincia cinese di Hubei. Per la maggior parte dei casi è stato ricostruito un legame epidemiologico con il Huanan Seafood Market, un mercato all'ingrosso di frutti di mare e animali vivi.

Il 9 gennaio 2020, le autorità sanitarie cinesi hanno comunicato l’identificazione di un nuovo coronavirus (2019-nCoV) individuato quale agente causale e hanno reso pubblica la sequenza genomica. I coronavirus sono virus respiratori che possono causare malattie che vanno dal comune raffreddore a sindromi molto severe quali la sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS). Il nuovo coronavirus 2019-nCoV risulta strettamente correlato a quello della SARS.

Le autorità sanitarie cinesi e l’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno confermato che è stata dimostrata trasmissione da persona a persona e si sono verificati casi fra il personale sanitario.

Le informazioni di cui si dispone al momento evidenziano un periodo di incubazione medio di 2-7 giorni, fino a 14. I sintomi più comuni consistono in febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie: gli esami radiologici del torace evidenziano lesioni infiltrative bilaterali diffuse. Il virus può causare sia forme lievi (simil-influenzale) sia forme più gravi di malattia. Una forma inizialmente lieve può progredire in una forma grave, soprattutto in persone con condizioni cliniche croniche preesistenti.

REFERENTI

Chiara Pasqualini
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Daniela Lombardi
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Applicazione disposizioni D.M. del 6 marzo 2023 “Sistema di monitoraggio dei cambiamenti nelle caratteristiche della diffusione dei casi di malattia e nell’impatto sui servizi assistenziali connesso alla fase 3 dell’epidemia da SARS-CoV-2”.